Campus blogging:
William Mitchell, docente di Architettura presso il Media Arts and Sciences Department del MIT, in una recente intervista sul Sole 24 Ore (Alfa del 29 Gennaio 2004-non disponibile online), studioso in particolare del tema legato all’utilizzo dello spazio fisico nell’interazione fra tecnologia, individuo e processo di apprendimento, sottolinea l’importanza del Wi-fi e del weblog come nuovi strumenti “agevolanti” della condivisione e dell’apertura del sapere:
“Oggi al Mit l’accesso Wi-fi a Internet si sta diffondendo a vista d’occhio: tutti gli studenti hanno un laptop in grado di connettersi senza fili al Web. I computer – spiega il professore – non “creano” più luoghi di apprendimento fissi e nemmeno ci sarà più la necessità di costruire un laboratorio di informatica all’interno degli atenei”.
“Tra i miei allievi c’è la consapevolezza che la lezione in aula non rimane in una scatola chiusa fino all’ora successiva, ma è costantemente modificabile grazie alle e-mail o ai messaggi istantanei“.
Non male. Ma la novità forse di maggiore rilievo sta nell’uso “didattico” e condiviso dello “strumento”-weblog:
“Non appena si accumulano dati, note bibliografiche o nuovi siti web, questi vengono archiviati in un blog che rappresenta una piccola comunità intellettuale in costante collegamento e apprendimento condiviso. Il blog, infatti, racconta sempre il professor Mitchell, è accessibile a tutti da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento“.
Io ho anche provato a cercare tra le pagine del Mit il blog di cui parlava il professore, ma sinceramente ho trovato solo questi, tra i quali quello che si avvicina maggiormente alla descrizione del professore sembra essere questo, totalmente bianco e vuoto. Se qualcuno sapesse il motivo di tale assenza totale di contenuti, lo ri-trovasse o ne sapesse di più, è vivamente pregato di lasciare un url o un indizio nei commenti o via mail. Grazie.