Le nostre cattive abitudini

Visto che non gli va bene l’accordo di Mirafiori e di Pomigliano, il PD e la FIOM vogliono una nuova legge sulla rappresentanza sindacale.

Anche qui un errore e una brutta abitudine tutta italiana: la prima è quella di non comprendere qual’è il vero problema che non permette al Paese un vero sviluppo (che non è la rappresentanza sindacale, ma il ragionare sulla produttività e sui motivi per i quali nessun investitore estero viene in Italia), e la seconda è quella di introdurre una ulteriore norma – rispetto a quella che vi è già (lo Statuto dei Lavoratori) – sullo stesso tema, con il risultato abbastanza abituale di trovarsi con due norme che dicono due cose diverse sulla stessa cosa.

E il tutto, tra l’altro, con un atteggiamento molto ipocrita: quando ci sta bene, lo Statuto dei Lavoratori diventa come la Bibbia (vd. art. 18), ma appena dice qualcosa di scomodo (vd. art. 19) allora non è più cosa buona e giusta.

Eh si che la CGIL l’ha firmato lo Statuto….

Bazzeccole…

Intanto che l’Italia si accapiglia per queste importantissime vicende, in Afghanistan il Capo di Stato Maggiore della Difesa, evidentemente abbandonato da tutti, pone una domanda “da nulla”:

Siamo in guerra, ma chi comanda?

di Barbara Schiavulli

Nuovi scontri nelle basi italiane in Afghanistan e il Capo di Stato maggiore della Difesa chiede chiarezza: “A Roma ci dicano chiaramente se le Forze armate dipendono dal governo o dal Quirinale”. Che non è un problema da poco.

Sì, effettivamente non è un problema da poco, sul quale ovviamente nessuno sentirà  pronunciare una parola da parte del Governo.