Ieri, con mia moglie e Sofia, siamo andati a fare un giro qui per le campagne di Fossanova San Marco, dove abitiamo.
Incontrando un signore davanti alla sua meravigliosa casa (immersa nel verde, piena di animali) ci siamo imbattuti – come pochissime volte capita al giorno d’oggi – in un pozzo di sapere e racconti dal passato del nostro territorio.
Ci ha raccontato che vicino a casa nostra fino a poco tempo fa esisteva un asilo, gestito dalla Curia, al cui posto (sembra con un pò di sotterfugi) hanno realizzato villette; ci ha spiegato che arrivano moltissimi cacciatori dalla Toscana (!!) per beccare le specie protette che sembrano esserci nei pioppeti e nei boschi qui vicino; ci ha mostrato tutti gli animali che ha in giardino, dalle anatre alle papere, dai gatti ai conigli, ecc.
Tra l’altro mia figlia, sei mesi e mezzo, si è innamorata ovviamente dell’unica papera, 19 anni, che non riesce a camminare, continuandola a fissare per tutto il tempo, chiamandola con piccole grida di gioia. Le piaceva proprio quella paperella….
La cosa che più mi ha fatto piacere è rappresentata dal quarto d’ora di relazione vera che c’è stata tra noi e quest’uomo, che ha chiesto se stavamo bene nel “suo” paese, ha giocato con nostra figlia, ci ha raccontato mille cose, è stato con noi a condividere anche solo pochi minuti per il solo gusto di farlo.
Ha concluso tra l’altro invitandoci a passare per mangiare la sua marmellata di prugne, cosa che sicuramente faremo, cercando di ricambiare al più presto la sua voglia di relazione, e cercando di non farci scappare questi piccoli e ormai disabituati scampoli di “comunità”.
Al Sguazon (di Nicola Folletti) 