Federalismo all’italiana

A me sinceramente questo articolo di Tito Boeri e Massimo Bordignon, apparso sia su lavoce.info che su Repubblica in edicola ieri, mi ha lasciato di stucco.

Si parla del DDL sul federalismo fiscale, che trovate qui, approvato dal Consiglio dei Ministri della settimana scorsa.

Non mi ha lasciato di stucco tanto per il discorso delle accise, o per quanto riguarda il cosiddetto “federalismo ad personam” (fondi che vengono destinati alla Sicilia in cambio di altro), quanto piuttosto per  il fatto, che io ritenevo praticamente ovvio nella mia mente, che fosse il SudTirolo, o come si dice “in Italia”, l’Alto Adige, a ricevere maggiori introiti derivanti dalla fiscalità generale in Italia.

Invece no, è la Sicilia. Con tutto quello che ne consegue in fatto di “giustizia fiscale e sociale”, come hanno opportunamente e correttamente sottolineato anche i due economisti nel loro articolo:

“E dire che di responsabilità fiscale la Sicilia ne avrebbe un gran bisogno; è la Regione che già prende più trasferimenti dallo Stato (il 20% di tutti i trasferimenti erariali alle Regioni), ma che li spende molto male, a giudicare dalla qualità dei servizi offerti ai cittadini, dal numero e dai redditi degli amministratori pubblici e dall’età di pensionamento dei funzionari pubblici”.

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Aggiornamento Rach 3

Dopo aver pubblicato questo post, e contemporaneamente aver inviato una mail alla Direzione dell’organizzazione della Sagra Malatestiana (per chiedere spiegazioni), tempo un’ora e mi ha gentilmente chiamato il Direttore in persona per spiegarmi le motivazioni dell’accaduto.

Concludo quindi facendo i complimenti alla Direzione della Sagra soprattutto per la celerità e l’attenzione alle critiche rivolte, una cosa che non mi aspettavo e che invece è stata una gradita sorpresa.

Rach 3

Domenica sera, insieme a mia moglie e ai miei genitori, a questo – per me importantissimo – concerto in programma all’interno della Sagra Malatestiana di Rimini.

Perchè importante? Perchè semplicemente adoro il concerto n. 3 di Sergej Rachmaninov, per me è la cosa migliore mai scritta per pianoforte (anche se non sono d’accordo con chi ha scritto la scheda su Wikipedia: il brano non è tra quelli “più eseguiti”).

Beh, il pianista, Denis Matsuev, sembrava titolato per farcela, arriviamo là e sorpresa delle sorprese cosa ti fa il russo? Il concerto n…….2!!!

Maledetti. E sì che le recensioni erano buone…..

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